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Innovare è connettere. Un mental framework suggerito dal celebre psichiatra Carl Gustav Jung
Innovare non è solo tracciare il cambiamento, ma comprenderlo e farlo proprio, intrecciando relazioni tra elementi e significati apparentemente distanti.
L’innovazione è come creare uno smartphone. Nasce da una cultura dove tecnologia, design e bisogni delle persone si incontrano e si integrano insieme.
Innovare, quindi, non è solo comprendere il cambiamento e intrecciare elementi distanti, ma anche esplorare il concetto di relazione. In questo senso, il mental framework ispirato dalle riflessioni e le idee di Carl Gustav Jung ci ispirano a vedere l’innovazione come un processo che integra contrasti e genera significati autentici.
Jung: capire come ponte, spiegare come isolamento
Prendiamo ad esempio la distinzione tra “capire” e “spiegare” di Jung. Applicato ai processi di innovazione, non è semplicemente un esercizio filosofico, ma un invito mentale per chiunque desideri costruire ponti tra concetti, persone e discipline
Per Jung, capire significa creare un ponte, stabilire una connessione tra idee, persone o simboli. È un processo costruttivo che arricchisce e amplia la comprensione del mondo.
Al contrario, spiegare spesso riduce e frammenta, cercando di isolare un concetto per renderlo comprensibile. Questo può diventare arbitrario e persino distruttivo, un "assassinio" del significato, secondo Jung.
- Favorire la comprensione come costruzione di ponti tra idee, discipline e persone, anziché ridurre la complessità frammentando i significati.
La cultura come rete di collegamenti
Nelle sue opere, Jung descrive la cultura come un reticolo di significati che si arricchiscono l'uno con l'altro. Ogni elemento associato alla cultura (libri, simboli, storie, arte) diventa prezioso quando è collegato ad altri, formando una rete in cui ogni parte sostiene il tutto.
Non esistono conoscenze inutili o isolate: ogni elemento ha valore in quanto può contribuire alla costruzione di questa rete.
- Implementa piattaforme digitali (es. intranet, knowledge hubs) per centralizzare e interconnettere informazioni aziendali, progetti passati e idee emergenti.
- Promuovi una cultura di "knowledge sharing", incentivando i team a condividere dati, esperienze e buone pratiche.
Il simbolismo e l’archetipo come strumenti di connessione
Carl Gustav Jung ha introdotto l'idea dell'inconscio collettivo come un serbatoio profondo di esperienze condivise dall'umanità, popolato da simboli e archetipi universali, forme che si manifestano in tutti i popoli del mondo.
Questi archetipi operano come punti di raccordo tra il mondo interiore e quello esterno. Ogni simbolo può avere significati multipli, a seconda delle relazioni che stabilisce con altri simboli e con le esperienze personali di chi li utilizza.
Pensiamo, ad esempio, a simboli come la ruota o l’albero della vita: nati come rappresentazioni culturali e spirituali, sono stati fonte di ispirazioni per creare tecnologie che hanno rivoluzionato la società.
- Associa i prodotti o le soluzioni a valori archetipici che i clienti riconoscono e sentono come propri (es. sicurezza per l’archetipo del caregiver, avventura per l’esploratore).
- Usa simboli nella comunicazione visiva per richiamare sentimenti di familiarità e significato.
- Utilizza archetipi (es. l’eroe, il viaggiatore, il creatore) per costruire storytelling aziendali o promuovere campagne che risuonino a livello emotivo con un pubblico ampio.
- Progetta brand identity che attingano a simboli che evocano connessioni universali.
La creazione come tessitura di relazioni
La creatività umana, sia essa artistica, filosofica o narrativa, nasce dalla capacità di mettere in relazione elementi diversi e talvolta opposti. È un processo di sintesi che dà vita a qualcosa di nuovo, unendo frammenti di conoscenza e intuizioni personali.
- Costruisci team che includano competenze ed esperienze diverse (es. tecnici, creativi, marketer) per stimolare connessioni tra approcci differenti.
- Promuovi workshop che incoraggino la condivisione di idee da prospettive contrastanti per creare nuove sintesi.
- Identifica tensioni o problemi nei progetti (es. velocità vs qualità, semplicità vs funzionalità) e usali come opportunità per trovare soluzioni innovative che integrino entrambe le esigenze.
- Integra metodologie come il "paradosso creativo" per esplorare idee opposte e provarle a combinare in nuove soluzioni.
L'importanza di integrare gli opposti
Nel "Libro Rosso", Jung sottolinea la necessità di mescolare opposti, come profondità e superficie, luce e ombra, razionale e irrazionale, parte della complessità umana. La creazione di nuove connessioni tra opposti è fondamentale per la crescita e il rinnovamento personale.
Jung ci invita a riconoscere che solo unendo ciò che sembra inconciliabile possiamo generare significati autentici e trasformativi, dare il via al progresso.
Come applicarlo nei contesti di innovazione?
- Proviamo a bilanciare approcci analitici con tecniche creative durante le fasi di ideazione e problem-solving.
- Integriamo strumenti razionali (es. analisi dati) con workshop creativi (es. brainstorming laterale).
- Esaminiamo processi tradizionali o best practice e identifica come possono essere combinati con nuove tecnologie o metodologie.
- Usiamo i principi della "reverse innovation" per rielaborare soluzioni passate in contesti moderni.
Relazione tra soggetto e mondo e il potere delle connessioni
Quando mancano connessioni autentiche tra il mondo interiore e quello esterno, le proiezioni dell'inconscio prendono il sopravvento, isolando l'individuo dal mondo reale.
In questo modo, idee, paure o desideri non riconosciuti si sovrappongono alla realtà, rendendola distorta e isolante.
Vale per ognuno di noi, così come per le nostre organizzazioni. Cosa fare?
- Integriamo nelle nostre analisi ricerche di mercato, interviste con gli utenti e analisi dei trend per garantire che idee e nuovi insights che proponiamo rispondano a bisogni reali
- Utilizziamo strumenti come il Value Proposition Canvas per connettere i valori aziendali alle esigenze del cliente.
- È importante valutare sempre il potenziale impatto delle innovazioni non solo in termini tecnologici, ma anche sul piano umano, sociale e ambientale
- Integriamo metriche di impatto, come il triple bottom line, per considerare gli effetti dei nostri progetti dal punto di vista di persone, profitto e pianeta
- Utilizziamo sempre buone pratiche di design thinking per sviluppare soluzioni centrate sull'utente
- strumenti di mappatura dell’empatia possono aiutare i team a connettersi emotivamente con i bisogni degli utenti finali.