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La cultura della responsabilità

Molti di noi conoscono la storia di un gruppo di alcuni amici che condividono la responsabilità di dar da mangiare a turno un cucciolo di cane che avevano adottato.Nessun obbligo o calendario ben distinto. Decidono di organizzarsi liberamente ed alternarsi nel compito in base alle disponibilità di ognuno. Ebbene, l’aneddoto racconta che, dopo un po’ di tempo, il cane muore di stenti perchè in un modo o nell'altro ognuno pensa che il compito sia stato svolto da qualcuno. Se invece, prosegue la storia, la responsabilità dei pasti viene affidata ad una sola persona, il cane mangia ogni giorno e gode di ottima salute.

Oggi avanzano modelli di innovazione, governance e di organizzazione aperti ed iperconnessi, in cui il potere decisionale e l'autorità sono distribuiti in modo equo tra tutti i membri. Non esiste un centro, un'unica persona o gruppo di persone con l'autorità per prendere tutte le decisioni. Al contrario, ogni membro dell'organizzazione ha un ruolo definito con una responsabilità specifica, e le decisioni vengono prese attraverso una serie di processi partecipativi e collaborativi.

Anche all’interno di un singolo team di progetto, possono esserci diversi vantaggi nell'adozione di una struttura distribuita: un maggiore coinvolgimento, un maggiore contributo creativo in termini di idee e proposte, ma soprattutto maggiore responsabilità: quando il potere decisionale è distribuito, ogni membro dell'organizzazione ha maggiori responsabilità e deve assumersi la paternità delle proprie azioni.

Accade però, come per la storiella del cane che, in contesti in cui non esiste una forte cultura della responsabilità, quando un compito o un ruolo non è definito, per mancanza di consapevolezza o perchè si ha paura di affrontare le conseguenze negative delle proprie azioni o decisioni, la responsabilità si trasforma in… colpa di qualcun altro.

In generale, la mancanza di assunzione di responsabilità da parte dei membri del team di progetto o di un’organizzazione in generale può portare seri rischi in termini di produttività, ad aumento dei costi, trasparenza, qualità, potrebbero non dedicare sufficiente attenzione ai propri compiti, portando a una diminuzione della qualità del lavoro, tensioni e conflitti tra i membri del team e, soprattutto, soddisfazione dei clienti.


In un vecchio articolo del Sole 24 ore il Professor Piero Dominici sostiene che l'innovazione di un paese è strettamente legata alla sua cultura della responsabilità.

In primo luogo, perché responsabilità significa favorire l'assunzione di rischi calcolati. Quando le persone si assumono la responsabilità per le loro azioni, sono più propense a prendere rischi calcolati per raggiungere i loro obiettivi. Ciò può portare a sviluppare un maggiore spirito imprenditoriale e propensione al cambiamento.

In secondo luogo, una cultura della responsabilità promuove la creatività e la diversità delle idee. Quando le persone si assumono la responsabilità per le loro azioni, sono più propense a esprimere le loro idee e opinioni, portando all’interno di un progetto un maggiore contributo di idee e proposte creative.

In terzo luogo, una cultura della responsabilità favorisce la collaborazione e la cooperazione. Quando le persone si assumono la responsabilità delle loro azioni, sono più propense a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi comuni, con il conseguente miglioramento in termini di efficienza, performance e capacità di integrazione da parte di team ed organizzazioni eterogenee e complementari.

Infine, la cultura della responsabilità promuove l'etica e la responsabilità sociale. Quando le persone si assumono la responsabilità delle loro attività ed azioni, sono più propense a considerare l'impatto delle loro decisioni sulla società nel suo insieme.

In un contesto in cui le organizzazioni sono chiamate a mettere in campo progetti di innovazione e sostenibilità l’arma migliore per un team di progetto sarà costruire un ambiente che premia la responsabilità. Come?

  • Definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità in modo che ogni persona possa conoscere i propri compiti ed contributo che ci si aspetta da ognuno.
  • Creare un ambiente di supporto in cui tutti si sentano supportati e valorizzati.
  • Promuovendo la trasparenza e la comunicazione aperta per garantire che tutti siano allineati sugli obiettivi e sulle azioni da intraprendere per raggiungerli.
  • Ricompensare la responsabilità: è importante riconoscere e premiare chi si assume la responsabilità per le proprie azioni e decisioni.

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