
L’incertezza come strumento di previsione dell’innovazione tecnologica
Nel panorama frenetico dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico, prevedere il futuro è una sfida complessa che deve tenere conto di molteplici varianti. Secondo il technology forecaster e professore americano Paul Saffo, tentare di essere troppo precisi può essere controproducente.
Il professore, impegnato a studiare l’impatto a lungo termine che la tecnologia avrà sulla società e come possa evolversi per aiutare positivamente il genere umano, propone l'adozione di un approccio più flessibile: il forecasting effettivo. Questo metodo si basa sulla considerazione di una varietà di scenari possibili, piuttosto che su previsioni esatte (forecasting preciso), e punta a gestire meglio l'incertezza e i cambiamenti imprevisti.
Secondo Saffo, puntare alla precisione potrebbe portare a trascurare eventi o sviluppi importanti che non erano stati previsti, mentre il forecasting effettivo si concentra sull’esplorazione di una gamma di possibilità ragionevoli, prendendo in considerazione l’incertezza e i cambiamenti imprevisti.
L’idea chiave, che potremmo applicare anche all’innovazione, è che il forecasting effettivo consente di gestire meglio l’incertezza, considerando una più ampia varietà di scenari potenziali lungo tutto lo sviluppo e la costruzione di un progetto innovativo.
Piuttosto che cercare di ottenere un risultato esatto, ed unico, dovremmo concentrarci su come affrontare l’incertezza in modo flessibile e prepararci a diverse possibilità, riducendo così il rischio di sorprese negative o di essere troppo rigidi rispetto a una singola previsione che potrebbe rivelarsi errata e contro gli obiettivi effettivi della nostra azienda.
Le 6 regole chiave di Saffo per una previsione efficace
- Definire un “cono di incertezza” (un tool che utilizza per delineare le possibilità che si estendono da un particolare momento o evento): visualizzare le possibilità future in una gamma sempre più ampia di incertezza man mano che il tempo passa, senza affrettarsi a conclusioni definitive. Ad esempio, piattaforme di AI possono aiutare un’azienda ad esplorare una vasta gamma di soluzioni valide per il progresso della stessa.
- Cercare la curva a S: molti fenomeni si sviluppano lentamente, poi accelerano e infine si stabilizzano, seguendo una curva a S. La crescita della tecnologia digitale è un esempio classico.
- Abbracciare le anomalie: segnali strani o incongruenti possono indicare cambiamenti futuri significativi, ed è importante notare e studiare tali curiosità senza tralasciarle. Sfruttare l’imprevisto è essenziale per chi pensa come un innovatore.
- Mantenere opinioni forti debolmente sostenute: uno dei più grandi errori che un decision maker può fare è fare eccessivo affidamento su parte di una informazione apparentemente forte, perché capita di rafforzare la conclusione a cui la stessa informazione è giunta. La chiave per le organizzazioni e chi ne è a capo è di essere pronti a rivederle costantemente con nuove informazioni e critiche, e a cambiare quindi decisione.
- Guardare indietro il doppio rispetto a quanto si guarda avanti: studiare i cicli storici per individuare schemi ricorrenti nel cambiamento, utilizzando il passato come illuminazione piuttosto che sostegno. L’analisi delle trasformazioni tecnologiche passate può darti input preziosi sulle prossime rivoluzioni digitali.
- Sapere quando non fare previsioni: in situazioni di incertezza estrema, è meglio aspettare che la situazione si chiarisca prima di fare previsioni. A volte, è meglio attendere e osservare gli sviluppi prima di scommettere su dove porterà l'innovazione.
Saffo sottolinea l’importanza di mantenere una visione ampia e di non affrettarsi a restringere le previsioni in modo eccessivo, specialmente in contesti di innovazione tecnologica.