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Da manager a crafter: Il Ruolo dei Manager nell'organizzazione distribuita

Le organizzazioni moderne si stanno trasformando, passando da strutture gerarchiche tradizionali a modelli più fluidi e distribuiti. In questo contesto, il ruolo del manager si evolve: da semplice coordinatore e controllore a crafter, ovvero un facilitatore creativo e responsabile che co-costruisce valore insieme al team. Per comprendere questa trasformazione, proviamo ad analizzarla attraverso le lenti di tre framework fondamentali: Game Thinking, Design Thinking e System Thinking.

 

Il manager come game designer

Il Game Thinking si concentra sulla progettazione di esperienze motivanti che coinvolgano le persone in percorsi di apprendimento e crescita. In un’organizzazione distribuita, il manager agisce come un game designer, creando “spazi di gioco” in cui i membri del team possano collaborare, esplorare e competere in modo positivo. Questo implica:

  • Definire regole chiare e obiettivi comuni: Le regole del "gioco organizzativo" devono essere trasparenti, in modo che tutti possano partecipare con fiducia.
  • Costruire sistemi di feedback: attraverso metriche condivise, il manager fornisce feedback continuo che motiva il team e orienta il progresso.
  • Favorire l'autonomia: un buon gioco permette libertà di scelta all'interno di un quadro strutturato, e lo stesso vale per il lavoro distribuito.

Ad esempio, un manager-crafter potrebbe introdurre dinamiche di gamification per incentivare la collaborazione e celebrare i successi, rafforzando il senso di appartenenza e il coinvolgimento.

 

Il manager come facilitatore empatico

Il Design Thinking sottolinea, da sempre, l'importanza dell'empatia e della risoluzione creativa dei problemi. In un contesto distribuito, il manager diventa un facilitatore che aiuta il team a mettere al centro le esigenze delle persone — siano esse clienti, colleghi o stakeholder.

Le responsabilità del manager possono includere:

  • Empatizzare con il team: comprendere le sfide e i bisogni individuali per adattare approcci e strumenti.
  • Prototipare soluzioni: favorire una cultura sperimentale in cui si possano testare rapidamente nuove idee senza paura di fallire.
  • Promuovere la co-creazione: coinvolgere attivamente i membri del team nei processi decisionali.

Un esempio pratico potrebbe essere l’adozione di workshop collaborativi per ridefinire i processi aziendali, raccogliendo input direttamente dai membri del team per migliorare l’efficienza e la soddisfazione lavorativa.

 

Il manager come architetto sistemico

Il System Thinking ci suggerisce sempre di adottare una prospettiva olistica, concentrandosi sulle interconnessioni tra le varie parti di un sistema. In un'organizzazione distribuita, il manager deve considerare le implicazioni sistemiche di ogni decisione, agendo come un architetto che ottimizza i flussi di lavoro e le relazioni.

Le sue responsabilità chiave includono:

  • Analizzare le interdipendenze: identificare punti critici e connessioni all'interno del sistema organizzativo.
  • Adottare una visione a lungo termine: considerare gli impatti delle decisioni non solo sul breve termine, ma anche sulle dinamiche future.
  • Ottimizzare i flussi informativi: garantire che le informazioni fluiscano liberamente e in modo coerente tra i diversi team e livelli dell’organizzazione.

Un manager potrebbe implementare strumenti digitali integrati per migliorare la collaborazione e ridurre i silos informativi, creando una struttura più agile e resiliente nel trasferimento e nello scambio di conoscenze.

 

Coordinare agenti Umani e AI Agent

In un contesto sempre più tecnologico, il manager dovrà imparare a coordinare efficacemente team ibridi  composti da agenti umani e intelligenze artificiali (AI agent). Questo richiederà un approccio bilanciato che valorizzi le capacità uniche di entrambi i tipi di "collaboratori."

Le principali responsabilità includono:

  • Distribuire i compiti in base alle competenze: gli agenti umani eccellono in creatività, empatia e decisioni strategiche, mentre gli AI agent sono più adatti per analisi di dati, automazione e gestione di task ripetitivi.
  • Assicurare una comunicazione fluida: il manager deve facilitare l'interazione tra persone e sistemi AI attraverso interfacce intuitive e processi ben definiti.
  • Monitorare e migliorare l'integrazione: valutare costantemente l'efficacia della collaborazione tra umani e AI, apportando modifiche quando necessario.

Ad esempio, un manager potrebbe utilizzare l’AI per analizzare grandi quantità di dati e fornire insights utili al team umano, consentendo così decisioni più rapide e informate. Allo stesso tempo, il manager dovrebbe garantire che gli strumenti di intelligenza artificiale siano utilizzati in modo etico e trasparente, preservando la fiducia e il benessere del team.

 

La transizione dal manager tradizionale al crafter richiede una mentalità aperta e adattabile, capace di integrare i principi e modelli di Game Thinking, Design Thinking e System Thinking. Questo nuovo manager non sarà solo un leader, ma un co-creatore che abilita le persone a esprimere il proprio potenziale in un contesto fluido e collaborativo. In un mondo sempre più distribuito, la capacità di progettare esperienze significative, costruire empatia e pensare sistemicamente diventa la chiave per il successo organizzativo.

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