Confucio: è virtuoso chi comprende il suo posto nella gerarchica.
il problema
É fondamentale posizionarsi strategicamente nel mercato basandosi sulle attuali e soprattutto reali potenzialità del nostro progetto, differenziandoci in maniera strategica.il bisogno
Per un buon posizionamento è importante conoscere e monitorare fin dal primo momento (e poi costantemente) i nostri competitor diretti e potenziali, valutare i loro punti di forza e di debolezza per delineare a meglio la nostra strategia di ingresso ed anticipare future evoluzioni del mercato stesso.la filosofia
Nel 500 a.c in Cina, Confucio predicava le virtù dell’uomo che conosce ed è consapevole del suo posto nelle gerarchia sociale. Fedele al proprio ruolo, conscio dei suoi doveri e delle sue reali possibilità sa gestire le relazioni tra simili e quelle di grado differente superiori. Non solo. Già un secolo prima di Socrate, il filosofo di Zou suggeriva come sia proprio la capacità di dubitare delle proprie conoscenze ad innescare uno stato virtuoso e quindi a migliorare il proprio ruolo: continua ricerca e sincerità. Le gerarchie sociali potevano essere “attraversate”: lo studio, la ricerca il talento potevano migliorare, entro certi limiti, il proprio posto nella scala sociale.
l'innovazione
Quindi se ci apprestiamo a fare il nostro ingresso all’interno di un mercato con un progetto/prodotto innovativo è utile conoscere la gerarchia del mercato e mappare fin da subito i nostri competitor che, come noi, sono focalizzati al soddisfacimento di un determinato bisogno.
Per prima cosa può risultare utile suddividere i competitor reali con quelli potenziali (con focus sui mercati adiacenti al proprio).
Raccogliere più informazioni possibili, tra quelle disponibili online e magari frutto precedenti analisi di mercato (un giro in Product hunt per i progetti digitali, oppure il report Adwords sugli inserzionisti, ad esempio, è in grado di dirci i nomi dei competitors).
Utile un focus anche sulla dimensione organizzativa dell’azienda per capire come sono strutturati i nostri competitors e con che velocità sono pronti a rispondere ad un mercato la cui instabilità e necessità di cambiamento sono all’ordine del giorno.
Utile un focus anche sulla dimensione organizzativa dell’azienda per capire come sono strutturati i nostri competitors e con che velocità sono pronti a rispondere ad un mercato la cui instabilità e necessità di cambiamento sono all’ordine del giorno.
E' importante aggregare il dato e magari renderlo intellegibile attraverso una mappa o magari prendendo a prestito qualche schema di visual design. L’ultimo punto dell’analisi è quello delle valutazioni e delle decisioni. Preso atto della situazione propria e di quella dei competitor si deve quantificare, se presente, il gap da colmare: una gap analysis (rispetto alle caratteristiche del prodotto, al modello di business...) ci consentirà di individuare per ogni singolo punto oggetto della nostra analisi, una o più azioni da mettere in atto per riconquistare terreno.