Il Framework della mente del principiante
La citazione di Shunryu Suzuki “nella mente del principiante ci sono molte possibilità, nella mente dell’esperto ce ne sono poche”, ci invita a coltivare un’apertura mentale, uno spirito di curiosità e umiltà, indipendentemente dal livello di competenza in un campo.
Un semplice framework, questo, che possiamo usare per prendere decisioni, risolvere problemi o, in generale, per la nostra crescita personale e professionale.
Scopriamo insieme i principi e, soprattutto, come applicarlo nella gestione dell’innovazione.
La mente del principiante: il framework
Principio chiave: assumiamo sempre di non conoscere abbastanza, anche quando ci sentiamo esperti in quella materia o al contesto che stiamo analizzando.
- Pratica: durante un progetto, possiamo chiederci: cosa non so ancora? Quali assunzioni sto facendo?
- Strumento: possiamo usare una lista di domande aperte per sfidare le nostre assunzioni di base
- Quali altre prospettive non abbiamo considerato?
- Se fossimo dei principianti in questo campo, quali informazioni andremmo subito ad acquisire?
L'equilibrio tra esperienza e apertura
Principio chiave: combiniamo le conoscenze accumulate con la curiosità di chi si avvicina a un argomento per la prima volta.
Pratica: possiamo combinare ed integrare due approcci diversi:
- L’esperto: applichiamo ciò che sappiamo per semplificare problemi complessi.
- Il principiante: cerchiamo nuovi punti di vista e non diamo per scontato che la nostra esperienza sia sufficiente.
Strumento: adottiamo una tecnica di brainstorming in due fasi:
- Generiamo idee come se fossimo principianti, senza vincoli.
- Raffiniamo e verifichiamo le idee usando la nostra esperienza.
La curiosità come abitudine quotidiana
Principio chiave: la curiosità è una pratica consapevole, non uno stato mentale passivo.
Pratica: ogni giorno, proviamo a dedicare del tempo a esplorare un’idea o un concetto che non conosciamo, anche se non è immediatamente collegato ai nostri obiettivi.
Strumento: manteniamo un repository dove annotiamo:
- Cosa abbiamo imparato di nuovo oggi?
- Come possiamo applicarlo alle nostre sfide?
Accettare l'incertezza
Principio chiave: il principiante accoglie l'incertezza come spazio di crescita, mentre l’esperto potrebbe evitarla per proteggere la propria identità e sicurezza
Pratica: alleniamoci ad abbracciare l'incertezza:
- Invece di fermarci e dire "Non lo sappiamo", aggiungiamo "ma possiamo scoprirlo".
- Lavoriamo su problemi senza una soluzione chiara, focalizzandoci sul processo più che sul risultato.
Strumento: sviluppiamo una tolerance for ambiguity: - Qual è il rischio più grande nell’esplorare un’idea non familiare?
- Cosa potremmo scoprire se esploriamo senza giudizio?
Mindset dell’inizio continuo
Principio chiave: ogni giorno è un nuovo inizio. Trattiamo ogni progetto o attività come fosse la prima volta.
Pratica: ricominciamo regolarmente con una prospettiva fresca:
- Rivediamo un progetto o un’idea vecchia come se l’avessimo appena iniziata.
Strumento: adottiamo la pratica del "reset mentale":
- Prima di affrontare un problema o una decisione, immaginiamo di non avere pregiudizi.
Cosa potremmo fare diversamente?
Esempio di applicazione pratica dell’intero framework in un’attività fatta in team
- Incoraggiamo il nostro team a esplorare idee senza vincoli, anche se sembrano ingenue o improbabili.
- Usiamo la nostra esperienza per valutare quali idee possono funzionare, ma non scartiamo quelle non convenzionali.
- Dedichiamo una parte della riunione alla domanda: cosa possiamo imparare da settori o discipline diverse?
- Affrontiamo una nuova sfida collettivamente, accettando che non ci sia una risposta ovvia.
La saggezza non è solo accumulare conoscenze, ma imparare a mettere in discussione ciò che conosciamo. La “mente del principiante” è una pratica attiva, un modo per restare sempre aperti al cambiamento, innovativi e resilienti.
Come possiamo applicare questo framework a una sfida per noi importante?