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Biodiversi Bionnovatori: come la diversità migliora l'innovazione

L'Italia è tra i paesi più bio-diversificati al mondo grazie alla sua morfologia, geografia e microclima. Un territorio che si estende dalle Alpi ai confini del Nord-Africa, dai boschi temperati alle macchia mediterranea, alle condizioni sottomarine negli arcipelaghi meridionali e che secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), cpmprende quasi 7.000 diverse specie vegetali. 

Il Millenium Ecosystem Assessment dell'UNEP sancisce come la biodiversità sia fondamentale per i "servizi ecosistemici" ovvero i servizi forniti dalla conservazione continua degli ecosistemi: 

  • aumenta la produttività dell'ecosistema in cui ogni specie, non importa quanto piccola, ha un ruolo importante e complementare da svolgere
  • garantisce la sostenibilità naturale per tutte le forme di vita
  • maggiore possibilità di scoperte mediche con la ricerca sulla biologia o la genetica di piante, animali, funghi e batteri diverse
  • maggiore resistenza e capacità di recupero da una varietà di catastrofi, perché molte specie forniscono maggiori garanzie che alcune manterranno il funzionamento anche se altre falliscono
  • ecosistemi funzionanti che forniscono maggiori output e una varietà di materie prime per il consumo e la produzione 
  • una ricchezza di “dati ecologici sistematici” che ci aiutano a conoscere e comprendere il mondo naturale e le sue origini
  • è la bellezza stessa


La biodiversità dell’innovazione


In Italia non si è mai consolidato un solo ed unico ecosistema interconnesso dell’innovazione come in Silicon Valley, Cina, Stoccolma, TelAviv, Londra solo per citarne alcuni. E’ forse nella nella sua natura frammentata (ricordiamo che, Paese dei mille borghi e dei mille campanili, siamo stati tra le ultime nazioni a raggiungere l’unificazione come Stato) il problema ma anche la “opportunità”, a patto che riconosca e riesca a capitalizzare la sua unicità di luogo di integrazione di culture ed identità diverse. 

Oggi nell’epoca delle connessioni, delle competenze trasversali, delle integrazioni di sistemi e della continua ricerca di nuovi modelli e framework per gestire la complessità, la biodiversità è ricchezza capitale.

All’interno di un’organizzazione, la biodiversità del capitale umano (inteso come unicità di persone con esperienze, idee, connessioni e conoscenze uniche) è tra i fattori principali che determinano e possono aumentare la capacità innovativa della stessa organizzazione.

Vediamo come: 

  1. Gestire l'incertezza e i rischi: allo stesso modo in cui la diversità biologica è alla base della resilienza dei sistemi naturali, la diversità culturale ha la capacità di aumentare la resilienza dei sistemi sociali.

  2. Il mantenimento della diversità culturale e la conoscenza, le innovazioni e le prospettive in essa contenute aumentano la capacità dei sistemi umani di adattarsi ai cambiamenti (Maffi 1998; Gunderson & Holling 2002; Harmon 2002)

  3. Culture diverse interagiscono con la natura in modi diversi e instaurano relazioni diverse con diversi contesti (Milton 1998; Berkes 2008).

  4. Aumenta la creatività. La creatività si articola meglio quando può operare nuove configurazioni da una base maggiore di elementi a disposizione. La diversità di conoscenze e connessioni vuol dire maggiore possibilità di integrazione, più idee, una maggiore comprensione su argomenti diversi che aumentano la capacità di pensare a soluzioni nuove o innovative ai problemi.

  5. Conoscenza complementare e trasversale che rende accessibile una varietà di soluzioni nuove dalle quali estrapolare nuovi modelli interpretativi, schemi logici e funzionali.

  6. Ottimizza la capacità di un'organizzazione di anticipare nuove esigenze del mercato, disegnare nuovi prodotti e servizi e soddisfare nuovi bisogni emergenti.


Favorire la cooperazione e l’integrazione della diversità è un patrimonio unico da salvare e arricchire costantemente, oltre a rappresentare la naturale vocazione del nostro territorio presentava una vocazione. Background diversi pongono soprattutto nuove sfide. Senza un percorso, una distanza da compiere, un vuoto da colmare non sentiamo nostro quel senso di sfida che ci aiuta ad migliorare costantemente le nostre capacità. Come nella fisica la differenza (di potenziale) genera energia, cosi la diversità arricchisce un qualsiasi sistema che la coltiva. Per quanto capaci, curiosi e geniali possiamo essere, l’innovazione è una rete che pesca da vari (eco) sistemi. L’innovazione è il centro, è la connessione tra reti, non il vertice.

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