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Come capire se la funzione R&D soffre di mancanza di innovazione?

La funzione Ricerca e Sviluppo è una funzione strategica dell’intera organizzazione aziendale. Rappresenta la divisione a cui è sostanzialmente affidata la capacità dell’impresa di costruire e preservare il vantaggio competitivo. Difatti, tale funzione svolge al contempo due attività primarie: ricerca di nuovi prodotti, sostenuta dal binario parallelo della ricerca di nuove tecnologie.

Si tratta di una funzione che per poter essere efficace deve perseguire obiettivi precisi e mirati con lo scopo di ottenere risultati concreti e soddisfacenti, e che deve essere in continuo dialogo con tutte le altre funzioni strategiche, quali la produzione o il marketing.

Gli investimenti in ricerca e sviluppo rappresentano il faro per determinare le future opportunità innovative, ma non sempre la funzione ricerca e sviluppo è in grado di produrre i risultati attesi. Ciò può essere determinato da più fattori concomitanti, e non necessariamente dipendenti dalla funzione stessa.

Se il reparto di ricerca e sviluppo soffre di mancanza di innovazione, ben presto ne risente l’intera struttura organizzativa. La buona notizia è che ci sono alcuni segnali che permettono di identificare il fattore ostativo in tempo e correggere la rotta.

  1. Non riesce a tenere il passo con la tecnologia: se la funzione di ricerca e sviluppo non riesce a stare al passo con il ritmo esponenziale di sviluppo delle tecnologie, potrebbe essere un problema di impostazione della funzione. Se la stessa è concepita e organizzata secondo il modello tradizionale è molto probabile che sia concentrata su un modello chiuso che non consenta di importare dall’esterno innovazioni. Molte delle innovazioni recenti come quelle relative alle tecnologie dell’informazione stanno divenendo gradualmente blocchi abilitanti in ulteriori settori merceologici (auto motive, servizi finanziari).
  2. L’innovazione è generata a livello globale: una maggiore apertura verso l’ecosistema innovativo favorisce la produttività della divisione interna che si occupa di ricerca e sviluppo. La contaminazione attraverso processi di open innovation, permette alle imprese di non restare isolate dalla galassia di startup ed ecosistemi quali Silicon Valley e tanti altri, fattore che riallinea la strategia organizzativa alla realtà, al mercato.
  3. La funzione R&D è lenta nel raggiungere il product-market fit: una divisione R&D impostata sul modello tradizionale, fa spesso fatica a combinare innovazione tecnologia con l’innovazione del modello di business. L’allineamento prodotto/mercato può essere favorito da approcci e metodologie adottate dalle startup per iterare velocemente il business model, come ad esempio l’approccio lean startup, del design tiìhinking o del customer development.
  4. Ricambio veloce della concorrenza: la maggiore disponibilità di capitali di rischio sotto forma di equity, grazie anche al crowdfunding, sta concretamente portando ad una crescita costante di nuove realtà imprenditoriali in grado di risolvere e individuare bisogni molto più velocemente rispetto alle imprese maggiormente strutturate. Indipendentemente da quanto una azienda sia disposta ad investire in R&D, un mondo iperconnesso amplifica l’effetto concorrenza, rendendo le startup ad alto potenziale di sviluppo concorrenti in pochi anni.
  5. Dialogo interno: Tra le funzioni aziendali, la ricerca e sviluppo è tra quelle che per sua stessa natura dialoga sia a livello strategico che operativo con tutte le altre funzioni aziendali. Affinchè il reparto di ricerca e sviluppo sia interconnesso e dinamico rispetto ai confini interni ed esterni dell’azienda è necessario che la funzione interagisca internamente con le altre al fine di combinare la tecnologia con altri tipi di innovazione.
  6. Metriche: un ultimo fattore che può incidere su una scarsa attitudine all’innovazione è la misurazione dei risultati derivanti dal processo di ricerca. La misurazione dei risultati innovativi si fonda su principi e metriche differenti da quelle contabili o finanziarie, è quindi necessario disporre di un cruscotto altamente personalizzato e flessibile che consenta di mappare i processi innovativi ed i relativi risultati.

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