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Il fallimento positivo crea innovazione: il dilemma di Monty Hall

Supponi di partecipare a un gioco a premi, in cui puoi scegliere tra tre porte: dietro una di esse c’è un’automobile, dietro le altre, capre. Scegli una porta e il conduttore del gioco, che sa cosa si nasconde dietro ciascuna porta, ne apre un’altra, rivelando una capra. Quindi ti domanda: “Vorresti scegliere la numero 2?” Ti conviene cambiare la tua scelta originale?”

Questo quesito è noto come il dilemma di “Monty Hall” ispirato a un celebre gioco a premi televisivo americano “Let’s make a deal”, il cui conduttore era Maurice Halprin, noto con lo pseudonimo di Monty Hall.

Il gioco è un classico esempio di teoria delle probabilità, nel quale la strategia vincente è cambiare.

All’inizio del gioco, il giocatore ha 1/3 di probabilità di trovare l’auto dietro la porta. Quando il conduttore rivela cosa c’è dietro una delle tre porte, le probabilità si modificano. Cambiare la scelta iniziale migliora le chance del giocatore di trovare l’auto, perché le probabilità passano da 1/3 a 2/3.

Ma cosa c’entra questo con l’innovazione?

Immagina di applicare il dilemma di Monty Hall ad un paniere di progetti innovativi. Invece di 3 porte, hai dinanzi a te 10 porte, che rappresentano ben dieci possibilità di sviluppo di innovazioni.

Il primo progetto è quello scelto dal management come progetto capofila da sviluppare, considerate congiuntamente revenues rinvenibili, tempi di sviluppo e investimenti necessari. E’ quindi il progetto sul quale l’impresa concentrerà per i prossimi 3-5 anni risorse umane e finanziarie. Ora immagina che il tuo programma di innovazione prenda le sembianze umane di Monty Hall: non vuoi esplorare le altre possibilità? Non vuoi cambiare scelta per sbirciare quali potenzialità esprimono gli altri 9 progetti possibili?

Ovviamente, a differenza del gioco televisivo, esplorare progetti comporta per il player l’investimento di risorse finanziarie. Probabilmente non sarà possibile esplorare tutti e 9 i restanti progetti, realisticamente 7 potranno essere velocemente sviluppati per comprenderne limiti e opportunità, le altre due possibilità potrebbero rimanere inesplorate.

Non è un dilemma di Monty Hall perfetto, ma ciò che in tal caso ci interessa è l’approccio che questo dilemma consente di sviluppare a supporto dei programmi innovativi.

Tornando ai dieci progetti innovativi sul tuo tavolo, il primo progetto è quello considerato dal management perseguibile e ciò in qualche modo ha già limitato il campo di visibilità. La focalizzazione sul primo progetto significa impiego di risorse, team dedicati e fonti finanziarie investite. Hai quindi realizzato la tua prima scelta, qualora decidessi di non cambiare stai accettando 1/10 delle probabilità di “vincita”, rispetto ai 2/10 offerti dalla scelta di cambiare e aprire le altre porte.

Chiaramente potrai obiettare che il fallimento è dietro l’angolo scegliendo di cambiare progetto, i tuoi key perfomance indicator parlano chiaro. Il progetto 1 ha maggiori potenzialità.

Eppure non hai considerato, oltre le maggiori possibilità di impiegare risorse nel progetto realmente vincente, che ogni fallimento ti avvicina alla vittoria. Ogni progetto esplorato e trovato fallimentare è una scoperta, un prezioso accumulo di conoscenza e consapevolezza, che ti consentirà di avvicinarti alla scelta vincente per il tuo business: l’auto piuttosto che la capra.

Piuttosto che concentrare le tue possibilità su un'unica scelta, che ha sempre probabilità 1/10, è possibile considerare di "cambiare" scelta esplorando gli altri progetti, e verificando gradualmente quanto questi ultimi siano effettivamente più o meno vincenti rispetto al prescelto. Questo atteggiamento di esplorazione, seppure dovesse rilevare la non perseguibilità delle altre scelte, consente flessibilità nell'approccio alle alternative innovative, e al contempo consente di avvicinare il business al progetto realmente distruptive.

Questo atteggiamento richiede però due condizioni:

  1. Riconoscere che la scelta tra progetti è un dilemma, e che ogni progetto fallito non rinforza la scelta iniziale, bensì dovrebbe spingere il business ad investire maggiormente nelle possibilità inesplorate.

  2. Se trovi “un’auto” tra le alternative di innovazione, ottimo, corri via dal primo progetto!

Apparentemente semplici, queste due condizioni non sempre sono mature per una semplice ragione: il grado di cultura innovativa che contraddistingue le persone e quindi le organizzazioni, e l’attitudine al pensiero critico.  

 

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